“CONCORSO D’IDEE MASTERPLAN CAPANNORI CITTÀ – UNA COMUNITÀ QUARANTA PAESI”
2016, Capannori
Progetto di concorso

La proposta progettuale individua un indirizzo strategico di riqualificazione urbanistica che potrà attivare un processo di ”rigenerazione sociale, funzionale, ambientale e paesaggistica delle centralità urbane del capoluogo” in un tempo preordinato, mediante scelte politiche coraggiose e nuove modalità operative, col fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini e creare un vero centro urbano che favorisca la coesione e l’identità sociale del capoluogo.
Il masterplan esprime una visione e crea i presupposti compositivi che determineranno lo sviluppo futuro di un pensiero, di una volontà e di un lavoro, sempre in progress, che coinvolgerà molteplici professionalità, impiegherà notevoli risorse imprenditoriali, riguarderà tutti i cittadini che vorranno vivere nel territorio e impegnerà gli interpreti della volontà politica ad attuare coerentemente il processo di realizzazione nel corso degli anni.
Il compito impone un approccio integrato. Per questo motivo nel nostro specifico ruolo di progettisti, consci delle articolate problematiche che investono i progetti complessi, abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere fin dalle fasi iniziali altre professionalità, che ci hanno fornito gli apporti interdisciplinari necessari alla definizione dell’idea urbana che vogliamo trasmettere con questa proposta. Le figure professionali da noi ritenute funzionali in questa fase di studio sono tre: un agronomo, che ha fornito il supporto tecnico al progetto della città verde e sostenibile; un sociologo, che ha focalizzato i temi che determinano la socialità urbana; un esperto di politica economica urbanistica, che ha verificato la fattibilità del progetto.

Identità del luogo
I caratteri identitari di un luogo non si progettano, né si istituiscono per legge, ma sono frutto di un insieme di fattori che si attueranno soltanto se il progetto urbanistico e architettonico riuscirà ad innescare quei semi che potranno creare le condizioni propizie perché si sviluppi bellezza, qualità della vita e civiltà.
Il progetto propone l’integrazione e il potenziamento degli elementi identitari mediante la collocazione di landmark artistici o simbolici che richiamano le specificità produttive o la tradizione storico culturale del luogo, da posizionare in corrispondenza degli accessi sui principali assi di comunicazione, in modo da costituire un preciso riferimento facilmente riconoscibile.

Il sistema della mobilità
La proposta progettuale intende riordinare e potenziare la mobilità, con la realizzazione di una rete di percorsi pedonali e ciclabili sicuri, separati e distinti dalla circolazione veicolare, che collegano gli attrattori e i magneti urbani, rendendo sostenibile, piacevole e proficuo l’utilizzo della mobilità lenta, per ridurre l’uso delle auto e offrire la possibilità di attraversare le aree verdi, in continuità con la trama delle redole esistenti sul territorio.
La riduzione della carreggiata prevista per le strade esistenti, soprattutto in corrispondenza delle zone di flusso commerciale sull’asse Nord Sud che collega la chiesa col Municipio, attuata anche con la creazione di anelli a senso unico, consentirà la formazione di luoghi pubblici pedonali, incentivando i privati a colmare la discontinuità edilizia utilizzando nuove regole basate su logiche e obiettivi qualitativi.
La proposta progettuale prevede la realizzazione di un collegamento pubblico con navette elettriche o tranvia senza fili che dalla via Pesciatina a Nord toccherà il polo scolastico, il Municipio, il polo sportivo, attraverserà l’asse dell’area commerciale fino al centro storico pedonalizzato e raggiungerà l’area mercato a kilometro zero, fino alla stazione ferroviaria e al centro Artemisia. Tale infrastruttura potrà essere attuata con la concretizzazione del processo di densificazione, che renderà sostenibile un servizio pubblico continuativo.

Il sistema del verde
Il progetto prevede la riorganizzazione del sistema del verde, che ha già una sua connotazione paesaggistica, con lo scopo di connettere il tessuto urbano del costruito con la parte destinata alla densificazione, dove sono previsti gli interventi di completamento edilizio a bilancio volumetrico zero, che offriranno la possibilità di collocare nuove residenze e un mix di attività compatibili, realizzate con un tessuto urbano permeabile che permetta di raggiungere le aree pedonali e gli attrattori a piedi o in bicicletta, di abbassare il surriscaldamento e favorire l’assorbimento di CO2.
In particolare a Ovest dell’asse commerciale, che unisce la chiesa al Municipio, il progetto del verde si articola tra gli spazi interstiziali del tessuto urbano e ricompone i brandelli di superfici non edificate, rapportandosi con i giardini esistenti. Il parco è percorso in direzione Nord Sud da una pista pedonale e ciclabile che connette le viabilità presenti sul territorio.
Il progetto è configurato in quattro momenti caratterizzati dal motivo delle stagioni, e potrà essere realizzato con la messa a dimora di specifiche piantumazioni attinenti ai rispettivi temi: inverno, autunno, estate, primavera.
Nella parte dedicata alla primavera il percorso interferisce col “Palazzo delle cento finestre” che potrebbe diventare una struttura ricettiva, attualmente non esistente nel centro urbano di Capannori.
A Est, analogamente, viene proposta la realizzazione di un parco agricolo naturale, attraversato da una pista ciclopedonale, che rispetta la trama dei campi con colture diversificate per mantenere il carattere della campagna, e si ramifica nelle aree pertinenziali verdi degli edifici ecosostenibili di nuova costruzione, con la piantumazione di orti e frutteti a gestione sociale partecipata, realizzando una sorta di fattoria urbana produttiva e sinergica ad attività educative, che favoriscono la condivisione e la crescita civile.
A Nord sul retro del palazzo comunale è ipotizzata la realizzazione di un parco urbano, caratterizzato da un profilo altimetrico discontinuo che sale lievemente dalla sala polivalente, immaginata dietro il Municipio, per poi discendere verso l’area archeologica a Nord e l’area sportiva esistente a Est. Nel parco saranno messe a dimora alberi di alto fusto e al centro sarà creato un bacino di raccolta di acque piovane da utilizzare per l’irrigazione o per la rete idrica secondaria delle nuove residenze limitrofe.
Tutto il sistema del verde avrà una funzione sociale ed educativa, oltre che ricreativa, fornendo occasioni di incontri e eventi formativi con agronomi per conoscere le proprietà delle piante e gli accorgimenti per la loro coltivazione, e fornirà occasioni per accrescere la cognizione dell’uso consapevole e responsabile delle risorse.
Il sistema del verde dovrà essere progettato articolando gruppi di piante e filari, per formare coni visivi e schermature e creare scenari prospettici idonei per installazioni artistiche, allestimenti o aree ludiche.

Il centro amministrativo
Il progetto prevede di riorganizzare lo spazio e la viabilità della piazza del municipio, con la realizzazione di un’area pedonale, attraversata lateralmente soltanto dai mezzi pubblici elettrici, ma accessibile per eventi particolari e per ragioni di sicurezza. La piazza, delimitata da quinte di alberi ad alto fusto, potrà accogliere il mercato settimanale, gli spettacoli estivi e gli eventi stagionali. Nell’area sul retro del municipio è prevista la realizzazione di un auditorium o di una sala polivalente, corredata da sottostante parcheggio, prospiciente il parco urbano archeologico.
Il progetto fornirà l’occasione di riordinare e riqualificare l’edificio comunale, ricomponendo le volumetrie del prospetto Est in continuità dialettica col nuovo edificio pubblico, che sarà messo in collegamento diretto con la piazza con un percorso cannocchiale attraverso il palazzo comunale e sarà integrato con il rialzamento del volume del corpo scale a SUD e la realizzazione di una torre civica munita di lanterna e orologio led.

 Il centro urbano
L’area storica di Capannori è identificata nella piazza della chiesa e nelle strade ortogonali limitrofe. In particolare lungo l’asse Nord Sud si sono sviluppate le attività commerciali e di servizio in maniera casuale e discontinua. Il progetto intende rafforzare la vocazione commerciale della zona, incrementando la contiguità degli edifici per dare continuità agli esercizi commerciali, ed ampliare i marciapiedi con la riduzione della carreggiata stradale e con la creazione di anelli di percorsi veicolari a senso unico. L’obiettivo da perseguire è l’avvio di un processo di pedonalizzazione, che potrà completarsi con l’attuazione di uno specifico progetto particolareggiato, che sviluppi nei dettagli il tema della densificazione dell’area del centro storico, incentivi la sostituzione edilizia dei fabbricati incongrui, potenzi la dotazione di parcheggi pubblici e privati, e preveda il trasferimento dei volumi dismessi. 

Il mercato biologico di prodotti locali
Nell’area limitrofa all’accesso dalla via Romana, è prevista la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale e per mezzi pubblici, per dare continuità al collegamento con la stazione e con il centro Artemisia. All’imboccatura del sottopasso, a Nord della via Romana, è prevista la localizzazione di un mercato di prodotti bioagroalimentari di produzione locale, che testimonia la vocazione agricola del territorio e possa attrarre avventori da altri paesi. Nell’ambito di questa zona dovrebbe essere inserito un landmark che accentui tale funzione.

La stazione ferroviaria
La zona della stazione ferroviaria assumerà un ruolo rilevante, appena sarà completato il raddoppio della ferrovia: avvenimento che diminuirà notevolmente i tempi di viaggio, rendendo competitivo l’uso del mezzo pubblico per i trasferimenti a breve, media e lunga percorrenza.
La proposta progettuale prevede la costruzione di una nuova stazione a cavallo della ferrovia, coerentemente con le indicazioni fornite dal Gruppo RFI in merito all’utilizzo delle piccole stazioni ferroviarie, che ipotizzano la cessione in comodato d’uso a istituzioni del territorio degli spazi “non strumentali” dismessi, “da destinare a organizzazioni no profit attive nei diversi settori”.
Il luogo della vecchia stazione, con la riorganizzazione del flusso del sottopasso e della nuova “metropolitana territoriale”, potrebbe diventare un polo di attrazione sociale attinente al tema della cultura alimentare e all’utilizzo dei prodotti alimentari biologici. 

Caratteristiche tipologiche delle nuove costruzioni
Le tipologie architettoniche del nuovo edificato dovranno essere oggetto di uno specifico studio compositivo particolareggiato, con l’obiettivo di progettare edifici articolati su vari livelli, con varie tipologie e con volumetrie connesse, in modo da formare un tessuto urbano permeabile, che renda anche possibile la presenza di attività produttive compatibili per favorire un mix di funzioni, e preveda un sistema di parcheggi collegati alle singole residenze. Il progetto dovrà includere le proposte di recupero e l’integrazione dei frammenti di corti rurali non compromesse e dovrà valutare le possibili demolizioni di addizioni incongrue o di brandelli di corti residue, che interferiscono con il nuovo disegno urbano.

La densificazione a zero consumo di suolo
La sostenibilità economica del progetto è strettamente connessa col numero complessivo di abitanti necessari per far fronte ai costi di gestione dei pubblici servizi e con la possibilità di funzionamento delle attività economiche, che determineranno la funzione attrattiva e la qualità del vivere nel centro urbano. Il progetto prevede un incremento minimo di circa 12.000 abitanti, pari a 1.200.000 mc, da attuarsi in un tempo prestabilito a bilancio di volume zero attraverso l’attivazione di un processo di perequazione, che possa coinvolgere finanziamenti pubblici e privati.
La sua fattibilità è connessa col riutilizzo di volumi dismessi, esistenti sul territorio comunale, che saranno demoliti e riutilizzati nella consistenza volumetrica per attuare il rafforzamento urbano nelle aree di completamento indicate nel masterplan, realizzando architetture sicure, ecosostenibili e di qualità.
Tale proposta potrà essere attuata soltanto se maturerà la volontà politica di predisporre strumenti normativi efficaci, che rendano semplice e possibile in tempi certi la perequazione con trasposizione dei volumi dismessi.
Il processo di densificazione dovrà essere attuato anche nelle aree edificate mediante la predisposizione di specifici piani operativi di dettaglio e potrà essere incentivato e agevolato “attraverso la eliminazione degli indici di edificabilità e dell’obbligo delle distanze dai confini, introducendo in sostituzione, dei parametri morfologici, quali altezze, allineamenti, superfici coperte e permeabili”.

La residenza sociale
Una città attrattiva deve offrire opportunità residenziali a giovani famiglie, assicurando alloggi a basso consumo e a prezzo calmierato in affitto o in vendita con mutui agevolati e garantiti, in quartieri dotati di spazi comuni e percorsi sostenibili per poter raggiungere agevolmente gli attrattori, le aree aggregative e i servizi essenziali per vivere.
Il nuovo insediamento dovrà prevedere non meno del 20% di progetti residenziali o produttivi di iniziativa pubblica o realizzati da privati con tecniche compensative, che l’amministrazione comunale potrà destinare a precise categorie sociali.

DATI DEL PROGETTO

GRUPPO DI PROGETTAZIONE
ARCH. ELVIO CECCHINI
ARCH.ANGELA CHIANTELLI
ARCH. STEFANO FINELLI
ARCH. FRANCESCO FERRETTI

CONTRIBUTI
DOTT. CLAUDIO LORENZONI
DOTT. ANDREA BOCCONI
DOTT. SANDRO DANESI